venerdì 6 gennaio 2012

MOTOGP 2004 L'IMPRESA PIU BELLA DI VALENTINO ROSSI. RIVIVIAMO INSIEME QUEL CAMPIONATO FANTASTICO!


 La stagione 2004 della Motogp è una di quelle che non sarà mai dimenticata. Quell’anno gli occhi di tutti, appassionati e non al motociclismo, erano infatti rivolti verso il motomondiale per vedere se Valentino Rossi sarebbe riuscito a vincere la sua sfida immane: battere la moto perfetta (la Honda che dominava la classe regina dal 1994) con quella più sfigata (la Yamaha che non trionfava dal 1992 e che nell’ultimo anno aveva raccolto solo un podio). L’interesse per la nuova sfida di Rossi aveva superato i confini dello sport motociclistico: tutti volevano vedere come sarebbe andata a finire questa lotta, questo scontro Davide contro Golia ambientato però nel secondo millennio.


L’INIZIO DELL’AVVENTURA
Valentino potè provare la sua nuova moto solo alla fine di gennaio poichè la Honda non gli aveva permesso di provare la moto dei 3 diapason nel test di fine anno corso a Valencia in novembre. Rossi aveva dovuto accettare il diktat della casa alata poiché era legato a loro sino al 31 dicembre 2003.
Il battesimo si tenne così il 24 gennaio in un test privato organizzato dalla Yamaha sulla pista malese di Sepang. Vale aveva tre motori a disposizione, uno più potente, uno più sensibile ed uno intermedio tra i due. Alla fine Rossi scelse proprio quest’ultimo, quello che andava più piano ma che si guidava meglio e consentiva ampi margini di sviluppo.
Ma vediamo il video di quel test

Che le cose si stessero mettendo bene per il nuovo team Yamaha lo si capì già a marzo ai test Irta corsi a Jerez. Valentino lì sorprese tutti andando a strappare all’ultimo istante il tempo migliore, relegando in seconda posizione l’alfiere della Honda Sete Gibernau. Vale voleva aggiudicarsi lui quel test, non tanto per vincere la macchina in palio, ma per far capire da subito alla Honda che lasciarlo andare via non era stata una scelta tanto saggia.
Ecco perché quando il 18 aprile il mondiale corse la sua gara di esordio in Sud Africa, a Welkom, Valentino voleva vincere a tutti i costi: per mettere pressione alla Honda ed ai suoi piloti.
Rossi decise quel week end di dare il 100% anzi il 146% e così riuscì a conquistare la pole il sabato. Per la Honda fu un grosso smacco, ma la casa alata contava di riscattarsi il giorno dopo nella gara: d’altronde due suoi piloti, Biaggi e Gibernau erano secondo e terzo e mostravano un ottimo passo.
Per la gara Valentino aveva una sola tattica a disposizione: mettersi davanti, impostare lui il ritmo della gara ed impedire ai due hondisti di scappare via. E fu proprio quello che fece, ed anzi a metà gara la coppia Rossi-Biaggi distanziò di 5 secondi Gibernau. I due italiani regalarono un duello incredibile e per il team Yamaha sarebbe stata una grande soddisfazione anche arrivare secondi dopo una gara del genere, ma Vale quel giorno voleva vincere. Fece il diavolo a 4 su quella moto e alla fine con una staccata da urlo passò ancora una volta Max e concluse per primo la gara. Vincere all’esordio e vincere contro un Biaggi in formissima fu una soddisfazione enorme. Il giorno dopo quel 18 aprile, tutti i giornali, non solo quelli che si occupano del motomondiale, parlavano dell’impresa di Rossi: il fattore umano aveva dimostrato di essere più importante della macchina, della tecnologia e per questo tutti si appassionarono a quella sfida.
Ma vediamo il video di quella fantastica gara


I PROBLEMI DELLA PRIMA PARTE DEL CAMPIONATO  

La vittoria della gara inaugurale lasciò tutti sorpresi, a partire dagli stessi uomini del team Yamaha. La moto dei tre diapason in fondo era la stessa del 2003, il lavoro del team di Rossi era iniziato solo alla fine di gennaio. E infatti alla gara successiva, quella del gran premio di Jerez in Spagna si tornò alla normalità: la Honda, sotto la pioggia dominò il podio con Sete Gibernau, Max Biaggi e Alex Barros. Vale chiuse 4° ma distante dai primi tre. Se a Welkom, con la sua enorme motivazione era riuscito a colmare il gap con le Honda in Spagna non ci fu nulla da fare. Lo stesso successe anche nella terza gara, il gp di Le Mans, corso però con il sole; Rossi chiuse nuovamente 4° e Gibernau vinse ancora. Vale lamentava problemi in frenata, disse che ogni volta che faceva una staccata non sapeva se sarebbe rimasto in piedi… Per la prima volta dall’inizio dell’era della motogp Rossi non era in testa alla classifica ma è solo 3° a 15 punti da Gibernau.



DAL MUGELLO INIZIA LA RISCOSSA
Fortunatamente per Rossi ed il suo team, la quarta gara in programma è quella del Mugello, pista di casa di Vale. Tra le curve del circuito toscano il 46 si muove come un gatto e stavolta le Honda non possono nulla. La gara viene interrotta per pioggia a 6 giri dal termine mentre Valentino è in testa tallonato da Gibernau. Si riparte e con la pista umida è sempre Vale a farla da padrone vincendo sullo spagnolo. Gibernau mastica amaro, ma la settimana successiva ha l’occasione per rifarsi davanti al suo pubblico, si corre infatti sulla pista di Catalunya. Davanti ai suoi tifosi però Sete viene battuto ancora una volta da Vale dopo una sfida tra i due durata fin sotto la bandiera a scacchi. Il pesarese sul traguardo indossa il camice da dottore e dopo aver sentito la pressione della M1 dice che il suo paziente ( la moto appunto) è guarita!
La riprova si ha alla gara successiva dove ancora una volta Vale e Sete sono autori di una gara in solitaria passata a sorpassarsi decine di volte, ma è sempre Rossi a spuntarla sul traguardo per pochi millesimi.



L’ESTATE CALDA DI VALE E SETE
Luglio si apre con il gp del Brasile dove Rossi e Gibernau arrivano appaiati in testa alla classifica, entrambi con 126 punti. A Rio le cose sembrano mettersi benissimo ancora una volta per l’italiano: dopo pochi metri infatti Gibernau si stende proprio sotto gli occhi di Vale che però è nervoso: la sua moto è scorbutica e lui nonostante ciò vuole comunque il podio e così ancheil 46 finisce per assaggiare l’asfalto brasiliano. Nella gara successiva a Sachsenring Rossi è ancora una volta in grosse difficoltà e non riesce a tenere il passo delle Honda chiudendo 4°. A vincere è Max Biaggi, mentre Gibernau cade ancora. La classifica così si accorcia e ora vede in testa Rossi seguito ad un punto da Max Biaggi e a 13 da Sete. Fortunatamente per Vale la gara successiva si corre su una pista a lui “amica”, quella di Donington. Rossi vince davanti alla Honda di Edwards, mentre Gibernau chiude 3° e Biaggi addirittura 12°. L’ultima gara prima della sosta estiva è a Brno, ancora una volta la vittoria se la giocano Vale e Sete, ma stavolta la Yamaha arriva agli ultimi giri con le gomme finite e Rossi deve accontentarsi del 2° posto chiudendo così con 17 punti di vantaggio su Sete. A conti fatti all’inizio del campionato nessuno avrebbe pensato di arrivare alla pausa estiva con le Honda alle spalle della Yamaha n 46.

IL RUSH FINALE DAL GP PORTOGALLO A PHILLIP ISLAND
 
A settembre si torna in pista in Portogallo. Qui la Yamaha di Vale si dimostra da subito in palla e Rossi si concede così una gara in solitaria, mentre Sete chiude 4° e Biaggi si stende al via…le cose continuano ad andare bene per il pesarese anche nel gp successo quello di Motegi: la gara la vince una Honda, ma è quella di Makoto Tamada, che porta la Bridgestone a vincere la sua prima gara in Motogp, mentre Vale chiude 2°, aumentando il vantaggio sui suoi rivali in classifica. Per il pesarese ormai il più sembra fatto, ma non è così.
Quando mancano solo quattro gp al termine il motomondiale sbarca, per la prima volta nella sua storia, in Qatar. Rossi vi arriva in piena forma e con ben 29 punti di vantaggio sul suo rivale più vicino Sete Gibernau. Le qualifiche vedono Vale scattare dalla terza posizione, però durante la notte i suoi meccanici cercano di “pulire” la sua casella di partenza gommandola, cosa vietata dal regolamento. L’Hrc presenta reclamo e così Rossi viene punito con la partenza in ultima fila. Valentino va su tutte le furie, è vero che i ragazzi del suo team hanno fatto una cosa contro il regolamento, ma quell’operazione in definitiva non gli avrebbe dato nessun vantaggio significativo. Il tavulliese parte con la rabbia in corpo e svernicia tutti con una rimonta da paura. Dopo pochi giri è 4° a pochi metri da Gibernau primo, ma la collera gli fa fare un brutto errore e cade. Sete vince e riduce il suo distacco a 14 punti, sembra tutto da rifare per Rossi ma non è così.
La settimana successiva a Sepang infatti, Vale è in formissima voglioso di riscatto dopo lo “scippo” arabo, mentre Sete e la sua moto sono anonimi per tutto il week end. Alla fine Vale vince e Sete chiude in 7a posizione. Si arriva così al gp d’Australia a Phillip Island dove a Rossi basta un secondo posto per laurearsi campione.
Sete e Vale subito fanno il vuoto ed i due restano a contendersi la vittoria. Rossi sa che gli basta anche un secondo posto per laurearsi campione anche con la Yamaha, ma Valentino dopo i fatti di Losail quando vede Sete ci vede rosso. I due si scambiano diverse staccate da urlo, ma Vale con un giro finale perfetto vince per pochi decimi conquistando gara e titolo allo stesso colpo. La gioia in Vale ed il suo box è enorme, quello che nessuno osava sperare ad inizio anno era successo: Rossi e Yamaha erano diventati subito campioni del mondo. Sul podio Vale sfoggia una maglietta celebrativa con su scritto “CHE SPETTACOLO”…eh gia quell’anno 2004 fu davvero uno spettacolo per Rossi e per il motomondiale in generale!
 Rossi ormai ci aveva preso gusto a vincere e così si impone anche nell’ultimo gp dell’anno, quello di Valencia, battendo per pochi decimi Max Biaggi.
Alla fine Vale porta a casa ben 304 punti e 9 vittorie, lo stesso numero di successi ottenuti l’anno prima con la Honda, quando tutti dicevano che vinceva perché guidava la moto migliore…
L’impresa che Vale realizzò ben 8 anni fa fu qualcosa di sensazionale perché fece cadere la convinzione che nelle moto e negli sport motoristici il mezzo sia più importante del pilota. Rossi invece aveva dimostrato che se si ha la possibilità di provare e se si è supportati da un team in gamba, anche la moto peggiore guidata da un pilota di talento enorme come lui, può diventare subito regina!






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