giovedì 2 febbraio 2012

INTERVISTA A ROSSI ALLA FINE DEI TEST



Si sono conclusi i test di Sepang e in casa Ducati quest'anno a differenza dello scorso anno, questo primo test ha dato solo segnali positivi. Certo resta un distacco di Vale dal primo ( Stoner) di 1.2 sec, ma già se si guarda al distacco del 46 dal secondo, Lorenzo, si scende a soli 6 decimi...il miglioramento rispetto al test di novembre a Valencia è netto. Ma leggiamo cosa ha detto Rossi oggi al termine della tre gironi di test malese (fonte gpone.com)
il bilancio è senza dubbio positivo, per un tempo come quello che ho fatto oggi (2’00.824 ) prima di partire da casa avrei messo la firma, anche per un per 3 o 4 decimi in più. Questo era per noi un test cruciale per il debutto della nuova moto, solo le due Honda e Yamaha ufficiali ci sono state davanti”.
Il distacco da Stoner è però ancora elevato, 1"217, e il pilota di Tavullia non lo nasconde: “ma solo da lui, Lorenzo è più vicino, solo 6 decimi, ma quello che è più importante che il gap da lui è rimasto uguale per tutti e tre i giorni. Jorge è migliorato e noi con lui, la moto ha sempre risposto bene alle nostre regolazioni, mentre fino a pochi mesi fa ci scontravamo contro dei limiti che impedivano qualsiasi passo avanti”. Non bisogna inoltre dimenticare che la GP12 ha pochissimi giri sulle spalla: “sappiamo che dobbiamo ancora lavorare – ammette - ma adesso sappiamo cosa ci manca, in Ducati penso abbiano già delle idee, qualcosa è già pronto, qualcos’altro verrà realizzato seguendo le indicazioni fornite in questi giorni, non so se però sarà già tutto pronto per fine mese”.
Il clima che si respira nel box è di grande fiducia e l’umore di Rossi ne è lo specchio. “E’ più bello lavorare con questa atmosfera – dichiara - ma soprattutto l’avere raggiunto certi risultati, sembra un miracolo, ma bisogna rimanere coi piedi per terra”. Non bisogna abbassare la guardia, perché il distacco è ancora importante. “Tra tre settimane, quando ritorneremo in questo circuito, mi aspetto che tutti siano più veloci – sottolinea – Noi abbiamo due o tre problemi su cui lavorare, soprattutto nella prima parte dell’accelerazione la moto è ancora troppo difficile da controllare, ma se riusciamo a venirne a capo riusciremo a togliere tanti decimi dal nostro tempo”.
Questa volta non si parla più di missioni impossibili o di soluzioni magicamente estratte da cilindro. “La base è buona e i tempi interessanti – sono le parole di Vale – Sappiamo dove agire e quando facciamo qualche modifica succede quello che ci aspettiamo. Ci sono diverse aeree in cui impegnarsi, ma sono contento, ogni giorno in sella alla GP12 è stato migliore del precedente



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