mercoledì 30 gennaio 2013

Bernhard Gobmeier “Valentino Rossi con la Ducati non guidava in modo naturale, perciò andava piano”

Bernhard Gobmeier, il nuovo capo di Ducati Corse, in una intervista a MCN ritorna a parlare del rapporto tra Valentino Rossi e la Ducati. Il tedesco afferma che lo scarso feeling che c'è stato in questi due anni tra Rossi e la Desmo16 è dovuto al dna stesso della moto di Borgo Panigale. Una moto diversa da tutte le altre, che dal 2007 è cambiata pochissimo e che richiede uno stile di guida che piloti molto sensibili come Rossi o Melandri non riescono ad avere.
Secondo Gobmeier il dna della rossa è incompatibile con il modo naturale che un campione come Rossi ha di guidare.
"Sia io che Ducati crediamo che Valentino Rossi sia uno dei più grandi piloti di sempre - ha affermato Bernhard Gobmeier - ma credo che sia stato vittima della natura della Ducati, una moto che dal 2007 al 2012 non è cambiata tantissimo. La moto andava bene, ma piloti come Melandri o Valentino, che hanno uno stile di guida molto sensibile, si aspettano determinate reazioni dal mezzo che guidano. Così quando la moto non si comporta come loro si aspettano, vanno in confusione. Credo che Valentino, che veniva da diversi anni in cui aveva guidato un'ottima Yamaha, ebbe diversi problemi perchè la moto reagiva alle sue modifiche in maniera del tutto differente rispetto a quanto si aspettava. Questi ragazzi imparano a guidare da bambini. Non guidano con il cervello, ma gli viene naturale. Si fidano dell'istinto, ma se devono guidare in maniera diversa dal loro modo naturale di farlo, In sella dovranno mettersi a pensare cosa fare e così andranno più piano perchè la guida non gli verrà più naturale"

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