venerdì 2 novembre 2012

PER NAKAMOTO IL BOSS DELLA HONDA E' UNA FOLLIA IL NUOVO REGOLAMENTO CHE VUOLE APPROVARE LA DORNA

Il boss della Honda, Shuhei Nakamoto ha affermato, in una intervista concessa a SpeedTV, che a breve verrà approvato il nuovo regolamento della MotoGP che entrerà in vigore dal 2014. Come sappiamo, Carmelo Ezpeleta vuole introdurre la centralina unica ed il limite dei giri al motore per ridurre i costi ora esorbitanti della MotoGP, a meno che, Honda Yamaha e Ducati non presentino al boss della Dorna un metodo alternativo per raggiungere l'abbattimento delle spese.
"L'MSMA (l'associazione delle case presenti in MotoGP) - ha affermato Nakamoto - sta portando avanti diverse idee. Abbiamo fatto delle proposte, ma per ora non posso ancora dire niente, ma a breve saprete di cosa si tratta. Siamo arrivati a proporre delle modifiche passo dopo passo. Il prossimo anno per esempio si passerà da sei a cinque motori a testa per ogni pilota. La modifica principale da fare sarebbe abolire il monogomma. Prima in alcuni circuiti andava meglio una moto e in altri un altra anche a seconda delle gomme che aveva un team. Questo portava quindi cambiamento, sorpresa, sviluppo. Penso alle vittorie di Makoto Tamada nel 2004 con una moto satellite gommata Bridgestone e nessuno credeva che poteva battere le moto ufficiali gommate Michelin.
Ora il livello delle gomme è troppo buono, praticamente i piloti non scivolano mai. Introdurre la centralina unica sarebbe una vera follia, i costruttori sono interessati allo sviluppo dell'elettronica e se non potremo farlo in MotoGP possiamo andare in Superbike, o nei campionati giapponesi per portare avanti i nostri test. Anche introdurre un limite ai giri del motore è un'idea folle che ci porterebbe anche nuovi costi obbligandoci a progettare un nuovo propulsore" Dalle parole di Nakamoto si evince che il taglio dei costi ora come ora non è certo una priorità per la Hrc, anche perchè il budget speso in MotoGP è investito per portare avanti la ricerca e lo sviluppo, due ambiti dove il colosso di Tokio non vuole di certo risparmiare. Ma se da un lato c'è da capire le esigenze dei costruttori dall'altro bisogna anche capire quelle della Dorna: per rilanciare il motomondiale si devono attirare quante più case possibili e cercare di livellare le differenze tra le moto per far si che siano i piloti con la loro bagarre a determinare l’ordine d’arrivo. Gare spettacolari e tante case impegnate nella MotoGP attirerebbero nuovamente anche gli sponsor, una "razza" sempre più in via d’estinzione nella MotoGP attuale.



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