mercoledì 10 agosto 2011

RICORDIAMO LA STORIA E LE IMMAGINI DELLE 5 VITTORIE DI VALENTINO ROSSI A BRNO



Domenica prossima, 14 agosto ritorna il motomondiale con il gp di Brno. La gara della Repubblica Ceca, classico appuntamento che cade nel cuore dell’estate, è molto importante anche in ottica mercato; spesso è qui che si raggiungono gli accordi per la prossima stagione. Ad esempio nel 2003 fu deciso a Brno il passaggio di Vale da Honda a Yamaha e anche lo scorso anno il passaggio del 46 alla Ducati. Brno comunque per Vale rappresenta uno di quei circuiti magici, avendovi spesso il Dottore raccolto vittorie che si sono poi rivelate decisive in ottica mondiale. Nella classe regina Rossi ha infatti vinto 5 volte sul circuito ceco e in ben 3 occasioni il successo è arrivato dopo un acceso confronto con il rivale in classifica del momento. Ma ripercorriamo le 5 vittorie di Vale a Brno

2001
Valentino Rossi conquista nel Gran Premio della Repubblica Ceca la sesta vittoria stagionale nella 500 ed allunga in classifica sul diretto rivale Biaggi, caduto al tredicesimo giro quando era in testa. Secondo lo spagnolo Criville e terzo Capirossi.

Max Biaggi e Valentino Rossi tornano ad incrociare le armi un mese dopo lo stop estivo. Anche a Brno il pilota della Yamaha, padrone assoluto di libere e qualifiche, gira con dei tempi pazzeschi e si candida alla vittoria.

Il via ha visto Roberts su Suzuki prendere il comando dalla seconda fila ma, dopo un paio di giri, Biaggi è balzato in testa con autorità. Forte delle sei vittorie su questo circuito Max correva con grande autorità. Alle sue spalle c'è subito Rossi, risalito dal 5° posto del primo giro piazzandosi in seconda posizione all'inseguimento del romano. Dietro ai primi tre Abe, Criville e McCoy. Al 10° giro i due fuggitivi volano senza l'ombra di un inseguitore. Capirossi è in sesta posizione. Il colpo di scena al 12° giro quando Biaggi, pressato da vicino da Rossi, scivola finendo per terra. Max si rialza prontamente ma ormai Valentino lo precede di 27". Così Rossi si invola solitario in testa a dieci giri dalla conclusione e centra la sua sesta vittoria stagionale. Biaggi conclude 10° mentre Capirossi 3°.
Ecco le parole di Rossi al traguardo "Era una gara difficilissima ed importantissima e credo di avere giocato le mie carte al meglio. Dopo il gran premio di Germania era veramente importante risalire la china e questo non era certo il circuito piu' favorevole per noi. Abbiamo fatto davvero un bel lavoro ed ora ho praticamente il vantaggio che avrei avuto se non fossi caduto al Mugello a poche centinaia di metri da traguardo. Ventinove punti di vantaggio sono molto meglio di dieci, ma con sei gare ancora da disputare, bisogna mantenere la concentrazione ed andare avanti nella direzione presa in questo week end.
Sapevo che Biaggi qui è fortissimo e che come sempre avrebbe attaccato nei primi giri. Per questo era molto importante ottenere una buona qualificazione e partire forte. Al via sono andato meglio del solito e spingendo subito al massimo, al primo giro ero terzo dietro Roberts e Biaggi, ma il loro ritmo era elevatissimo e per non perdere terreno quando Max al terzo passaggio ha girato in 2'01.57, ho dovuto veramente guidare al 101 % .
In quei giri credo si sia decisa la gara, quando sono riuscito a recuperare un distacco di oltre un secondo ed al settimo passaggio, stabilendo il nuovo record della pista (2'01.46), mi sono incollato alla ruota di Biaggi. Il mio piano era quello di rimanere in seconda posizione ed attaccare verso la fine della gara quando tutti e due avremmo avuto le gomme molto usurate : in quelle condizioni credo di essere piuttosto forte. Biaggi era sotto pressione, si voltava ad ogni giro a guardarmi ma continuava ad andare molto forte ed onestamente devo dire che la gara era aperta, quando dopo aver rallentato per un paio di passaggi ha tentato nuovamente di alzare il ritmo ed è scivolato davanti a me al tredicesimo giro. A quel punto avevo un vantaggio enorme sugli altri e l'unico problema nella seconda parte della gara è stata una vespa che mi era entrata nel casco; per fortuna l'ho vista, ho aperto la visiera ed è volata via senza pungermi.
Dopo un mese di sosta qui è stato come ricominciare il campionato mondiale ed è stato un gran bell' inizio. "

2003
Il re è tornato. In realtà non era mai stato spodestato, ma se un fenomeno come Valentino Rossi per quattro gare non taglia il traguardo per primo, diventa facile parlare di crisi e di momenti no. Con la rabbia e la classe di un vero campione, il "dottore" è tornato a vincere a Brno, aggiudicandosi il Gp della Repubblica Ceca.

Una gara che per il Rossi era particolarmente importante: bisognava zittire i critici, allungare in classifica e, soprattutto, battere il "rivale" di sempre, quel Max Biaggi che su uno dei suoi circuiti preferiti, poteva finalmente contare su una moto che aveva ricevuto gli aggiornamenti dalla Honda e che somigliava molto a quella ufficiale di Rossi.

Valentino ha centrato tutti gli obiettivi: ha vinto alla sua maniera (regalando spettacolo, sorpassi al limite dell'impossibile e staccate da brividi), ha allungato in classifica (+ 34 su Gibernau) e ha stravinto il duello con un Biaggi deludente, soltanto quinto e mai in lotta per il primo posto. Le attenuanti il romano le ha tutte, gli aggiornamenti arrivati dalla casa madre non sono stati testati a sufficienza e un po' di rodaggio è necessario. Ma il quinto posto di oggi, abbinato alla vittoria di Rossi, esclude Biaggi dalla lotta al titolo a sei gare dalla fine del mondiale. E' andata male anche a Loris Capirossi.

L'imolese ha lottato fino alla fine, cercando di insidiare Rossi e Gibernau, ma proprio a tre giri dalla conclusione la sua Ducati ha ceduto costringendolo al ritiro e a rinunciare ad un podio che non gli sarebbe mai sfuggito. Se Biaggi è fuori dalla lotta (a meno di clamorosi recuperi) rimane in corsa per il titolo iridato, invece, Sete Gibernau.

Lo spagnolo ha dato battaglia e, ancora una volta, stava per beffare Rossi proprio sul traguardo. Dietro al suo amico Vale all'ultimo giro, Gibernau ha approfittato di un errore del campione del mondo piazzando la sua Honda davanti a quella numero 46 e dandogli mezzo secondo di distacco. A quel punto la quinta gara senza vittorie sembrava inevitabile per Rossi, ma il campione di Tavullia non ha mollato, ha spinto al massimo recuperando incredibilmente il terreno perduto e mettendosi alle spalle Gibernau per una manciata di millesimi.

Davvero spettacolare il duello tra i due, ma prima dell'appassionante finale la gara era comunque rimasta sempre ad alti livelli. Per la prima metà della corsa il grande protagonista era stato Troy Bayliss, l'australiano della Ducati che ha chiuso al terzo posto dopo aver guidato il gruppo di testa per i primi 10 giri. Così così Marco Melandri (Yamaha) che, dopo un terribile week- end, ha chiuso con un decimo posto tutto sommato da non buttar via.

E dopo la vittoria festeggiamenti particolari per Rossi che si è presentato sul podio travestito da carcerato con tanto di palla al piede. "Questa vittoria ci voleva proprio - spiega Rossi al termine della gara - la gara è stata davvero bellissima, ho commesso un errore a due giri dalla fine e Sete (Gibernau, ndr) mi ha superato. Pensavo di non prenderlo più, invece, anche lui ha commesso un piccolo errore e ne ho approfittato facendo un ultimo giro perfetto". L'ultima battuta è una frecciata ai critici: "sono sempre stato in testa al mondiale e ho sempre raggiunto il podio, eppure si parlava di crisi...".

2005
Rossi, Capirossi e Biaggi: tre italiani sul podio. Il Gp di Brno entra di diritto nella storia, con il fenomeno che colpisce ancora (9 vittorie su 11 gare) e stramazza la concorrenza anche in un Gp che vedeva come grande favorito lo spagnolo Gibernau, ormai rassegnato ad essere eternamente secondo anche quando domina con autorità prove libere, prove ufficiali e warm up: appena si accende il semaforo della gara Rossi torna ad essere il dominatore.

Stavolta il Doctor parte male, seconda fila, ma dopo un solo giro va in testa. Il miracolo sembra compiuto, ma Gibernau non molla, lo ripassa. E lo stesso fa Rossi, in una sequenza di derapate e pieghe che fanno la felicità del pubblico. Melandri è fra i primi, incalzato da Hayden, ma è una questione di poche curve: Rossi e Gibernau se ne vanno, e Hayden passa come un treno il povero Melandri (che non molla) e le Ducati lì a inseguire. I primi due giri sono da cineteca.

Ma come al solito gli occhi sono tutti per Gibernau e Rossi che lasciano il pubblico col fiato sospeso: dopo una lunga serie di sorpassi Gibernau cerca di fare il vuoto, però non ce la fa: Rossi è sempre lì incollato ai suoi scarichi. Poi Valentino fa un piccolo errore, Sete guadagna quasi mezzo secondo, ma da come Rossi recupera il distacco si capisce che il campione del mondo sta giocando come il classico gatto col topo. Cosa che capisce anche Gibernau che a metà gara lascia passare Rossi per studiarlo da vicino e beffarlo alla fine. Valentino non ci sta e rallenta.

Gli inseguitori (Barros e Capirossi) si fanno sotto e Gibernau a 5 giri dalla fine cede e sorpassa di nuovo Rossi, lanciandosi di nuovo in giri record. Rossi gli rimane incollato alle spalle. Fino alla fine, quando all'ultimo giro lo passa, umiliandolo come al solito. Il colpo di scena è clamoroso, ma non è ancora finita: poco dopo si rompe la moto di Gibernau, che si ritira a pochi metri dal traguardo, lasciano il secondo posto a Capirossi e il terzo a Biaggi. Un trionfo italiano.

La gara di Loris però era stata ampiamente annunciata. Per la squadra italiana (che si è assicurata una partenza dalla prima fila con il 3° tempo di un Loris Capirossi in splendida forma anche con le Bridgestone da gara. Velocissimo anche Carlos Checa, 6° a soli 0,6 secondi dalla pole position) tutti si aspettavano una cosa del genere.

Bella, anzi bellissima la gara di Biaggi che dal decimo posto è risalto fino al terzo posto. Niente male, considerando che Max per tutto l week end ha avuto grandi problemi di trazione, e non riusciva proprio a guidare la moto. Una piccola gioia in più per Biaggi che domani (insieme a Gibernau) proverà la nuova Honda ufficiale, con un'evoluzione importante del motore 5 cilindri e un nuovo telaio, segno che la casa giapponese tiene ancora molto al giudizio del pilota romano. D'altra parte - problemi di messa a punto o no - ora Biaggi è secondo nel mondiale, davanti a Melandri e dietro, ovviamente, Rossi.

Euforico Rossi: "Più è difficile vincere e più e bello. Oggi pensavamo che Gibernau ce le suonasse a tutti, ma abbiamo fatto modifiche al'ultim'ora e la cosa ha funzionato. Sinceramente è un peccato che non ci sia Gibernau, perché per come ha guidato meritava senz'altro di essere sul podio". Un tocco di sportività che non guasta mai, anche nel giorno della tripletta italiana.

2008
Valentino Rossi ha ipotecato il Mondiale MotoGP 2008. Il pesarese ha infatti vinto il GP della Repubblica Ceca e grazie al contemporaneo ritiro di Casey Stoner ha ora 50 punti di vantaggio sul campione del mondo. Il colpo di scena al settimo giro della gara: Stoner era al comando, ma cercando di staccare Valentino, dietro di 1"3, ha commesso un errore in un ingresso di curva a destra ed è scivolato rovinando irrimediabilmente la sua Ducati. Rossi ha così vinto in scioltezza con mezza pista di vantaggio su Toni Elias e Loris Capirossi. Da segnalare il settimo posto di Marco Melandri.

INCOLLATO - La gara è sostanzialmente finita lì perché Stoner e Rossi avevano già una decina di secondi di margine su tutti gli altri. Casey a caldo ha detto che non stava spingendo troppo. In realtà però è apparso abbastanza chiaro che stava tentando di forzare e che la sua Desmosedici forse aveva qualcosa in più della Yamaha di Rossi. Il quale però ci stava mettendo del suo per restare incollato al rivale. Riuscendoci perfettamente.
PRESSIONE - L'impressione è che Stoner sia stato ancora messo sotto pressione da Vale e abbia, un'altra volta, pagato il confronto ravvicinato. Dopo la batosta di Laguna Seca questa gara era molto attesa per capire come l'australiano avrebbe saputo reagire. E quanto accaduto è forse ancora più indicativo e decisivo perché gli costa la possibilità di contare solo sulle sue forze per rivincere il titolo. A sei gare dalla fine del campionato 50 punti non sono irrecuperabili. Ma per quanto visto in pista sarà difficile che qualcuno possa levare punti a Valentino, potenzialmente campione anche con sei secondi posti. La forza mentale di Rossi vista nelle ultime due gare, poi, lascia già intuire come andrà a finire.


2009
Nella classe Moto Gp di oggi, 16 agosto 2009, per il Gp di Brno in Repubblica Ceca vince il pesarese Valentino Rossi partito in pole.
Alla partenza Pedrosa parte a fionda portandosi al comando, ma il Doctor lo incalza fino a superarlo. Dietro ci sono Lorenzo, Elias e Dovizioso ma i primi due giri vedono l'intero gruppetto dei partenti in fila indiana.
In totale ci sono stati 22 giri da percorrere e i migliori hanno completato un lap in un minuto e 57 di media (i giri più veloci a un minuto e 56). I primi tre centellinavano decimi su decimi e guadagnavano metri sugli inseguitori Elias e Dovizioso.
A 12 giri dalla conclusione circa al comando c'erano Rossi e Lorenzo, con il primo in vantaggio di sei decimi sul compagno di squadra spagnolo in Yamaha. Pedrosa era staccato di qualche secondo e in lotta per il quarto posto c'erano Elias e Dovizioso. Al settimo giro sorpasso di Lorenzo a Rossi che si portava a condurre con i migliori giri in un minuto, 56 secondi e mezzo. A 5 giri Valentino si è avvicinato tantissimo e ha provato l'attacco in curva inaspettato per Lorenzo che cercando di chiudere all'interno, per non farsi sorpassare, si è sbilanciato troppo finendo a terra (non c'è stato affatto contatto, infatti lo spagnolo era abbondantemente oltre il metro di distanza) da solo. A quel punto Jorge è finito sulla ghiaia con una serie di innumerevoli giravolte ma per fortuna senza conseguenze: invece era molto seccato per aver buttato alle ortiche questa gara e preziosissimi punti mondiali sul compagno - rivale Valentino Rossi che tutto solo tagliava il traguardo e incrementa, in testa al Mondiale con 50 punti di vantaggio, sullo spagnolo Lorenzo. Pedrosa della Honda alla bandiera a scacchi giunge con 11 secondi di ritardo dal campionissimo. Elias e Dovizioso gli ultimi giri hanno gareggiato a colpi di sorpassi tra loro ma alla fine a spuntarla è stato lo spagnolo. Al quinto posto Loris Capirossi su Suzuki. Ricordiamo che Casey Stoner della Ducati non era al via di questo Gp e non lo sarà neanche nei prossimi Gran Premi di Indianapolis e San Marino a causa di problemi nervosi che lo affliggono.



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