giovedì 3 novembre 2011

IL CIRCUITO DI MISANO SARA' INTITOLATO AL SIC. INTANTO VALE RICORDA IL SUO AMICO "CHE SPETTACOLO SUI KART INSIEME"

Sarà intitolato al Sic il circuito di Misano, lo ha deciso il consiglio di amministrazione del circuito, votando all'umanità. Un bel gesto per ricordare il grande Marcone che è cresciuto proprio a due passi da quel circuito.

Intanto oggi conferenza stampa pre gara a Valencia. La Ducati è arrivata al circuito di Ricardo Tormo con la scritta sui camion Sic nel cuore (come vedete nella foto accanto).
Rossi ha ovviamente parlato del Sic, ecco le sue parole.
“E’ inutile negare che non sia un momento difficile, è un fine settimana strano, ma correre è il miglior modo per ricordare Marco – ammette, cercando di controllare emozioni che vorrebbero esplodere – In questi giorni ho cercato di passare più tempo possibile con la sua famiglia, ho perso un amico e questo vuoto è impossibile da cancellare”.

Vale è poi ritornato sul funerale affermando che “In tantissimi hanno dimostrato il loro affetto e anche in un momento così terribile si respirava una bella atmosfera. Ne ho parlato anche con suo padre, Paolo, la reazione della gente è stata un qualcosa di emozionante e commovente. Ti rendi conto di quanti gli volevano bene, Marco era uno che ti faceva divertire sia in pista che fuori, uno di quei piloti che ti fanno appassionare a questo sport. Si meritava questo tributo”.

Il Sic che a Rossi manca di più è quello intimo, privato “quello con cui si andava a girare sui kart o sulla moto da cross. Non c’è un solo ricordo che non mi strappi un sorriso, perché Marco era uno con cui era facile divertirsi”. Gli occhi gli si illuminano un istante, pensando a quel ragazzo con l’aspetto del fumetto e la grinta di un supereroe. Valentino ha un solo rammarico " non essere riuscito a fare una bella bagarre con lui in MotoGP. L’anno scorso ero io ad andare più forte e questa stagione lui, a Misano avevo avuto un assaggio, ma lui era più veloce”.

Vale è poi tornato sull'incidente: “è successo tutto in un attimo, io ero dietro a Colin – spiega – ci ha praticamente tagliato la strada ed è stato impossibile per noi evitarlo. Marco aveva una guida molto fisica, anche per la sua corporatura, quando la moto è scivolata lui è rimasto attaccato e ha cercato di non farla cadere. Purtroppo il suo corpo ha agito da perno e al posto di andare verso l’esterno della curva è andato all’interno”.

Rossi ha poi concluso dicendo che “Non ho mai pensato di smettere non penso che questa possa essere la risposta a quello che è successo. Sono risalito in moto negli scorsi giorni, in fondo noi piloti cresciamo facendo questo ed è quello che ci rende felici. Le sensazioni sono state buone, magari sulla MotoGP sarà diverso”. Un pensiero va anche al suo fratellino, Luca Marini, che sta incominciando a fare i primi passi in questo mondo: “lui deve continuare a fare quello che vuole, sappiamo che certe tragedie possono succedere, è inutile nasconderselo”.
Vale ha poi confermato che da sabato indosserà un casco speciale ma “non vi svelo niente, lo vedrete fra due giorni”.





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