lunedì 18 aprile 2011

TUTTI DANNO ROSSI PER FINITO MA SE ANALIZZIAMO BENE LA GARA DI JEREZ CAPIAMO CHE NON E' VERO



"Rossi non tornerà molto facilmente ad essere un campione in MotoGP. Nonostante sia un grande pilota, non è più ai livelli di qualche anno fa". La sentenza nei confronti del Dottore arriva da Mick Doohan, uno che di vittorie nel motomondiale se ne intende. Di titoli iridati, infatti, l'australiano ne ha vinti ben 5 (consecutivi), con 54 successi. Nei confronti di Valentino Rossi, dunque, Doohan non va tenero, convinto che il momento negativo del pilota di Tavullia non sia dovuto solo al cambio di scuderia, con il passaggio dalla Yamaha alla Ducati ancora da metabolizzare, ma sia spiegabile con un fisiologico periodo di decadenza, dovuto alla lunga militanza del centauro italiano nel motomondiale. Sinceramente credo che Mick si stia sbagliando perchè se si guarda bene i segnali dicono che Rossi c'è più che mai sopratutto dopo la gara di Jerez dell socrso 3 aprile. Li valentino ha dimostrato, ancora una volta di essere un pilota di razza, un fenomeno. Tutti nel paddok infatti sanno che un campione lo si vede quando piove, quando l'asfalto è bagnato e correre e staccare con le moto diventa cosa difficilissima. E Vale a Jerez correva più forte di tutti gli altri, nonostante una moto che ancora non conosce bene ed una spalla che è in via di guarigione. Solo la sfortuna di una frenata troppo tardi lo privò di una vittoria che sarebbe stata storica, una rimonta di altri tempi. Un fenomenale come Vale resterà sempre tale nonstante gli anni, gli avversari sempre più giovani e forti perchè nel motociclismo il pilota conta molto e lo dimostrò proprio Rossi giusto 7 anni fa quando con la Yamaha vinse il gp del Sul Africa, nonostante una moto inferiore rispetto alle Honda




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