lunedì 20 giugno 2011

LE IMMAGINI ED IL RACCONTO DELLE 5 VITTORIE DI VALE AD ASSEN




Torna in pista la Motogp con il gran premio di Assen che come tradizione si correrà di sabato e non di domenica. sarà quindi anticipato tutto di un giorno il programma della gara con le prolve libere che si correranno di giovedì e le qualifiche ufficiali che si terranno il venerdì. Assen, da sempre definita l'università del motociclismo per le sue curve molto tecniche, entra nel novero delle piste che Rossi ama. Non poteva chiedere di moeglio Vale per ripartire dopo la pessima gara di Silverstone, pista dove Rossi non aveva mia girato. Ci ha corso eccome invece ad Assen Valentino, dove ha colto tantissime vittorie in tutte le classi, tra cui 5 nella Motogp. Epica resta quella del 2009 che fu la vittoria numero 100 di Vale...ma ripercorriamole tutte e 5

2002
Una gara ancora una volta perfetta, quella condotta da questo campione, che corre con la moto più forte del mondiale ma che riesce comunque sempre a dimostrare che il fattore umano, in questo sport, conta qualcosa. Ad Assen Rossi, interrogato a caldo dopo l?ennesimo successo, ha avuto solo parole di grande ammirazione per Alex Barros, il vincitore morale del GP d?Olanda, che con la sua Honda 500 ha coraggiosamente tenuto testa ai colossi dei quattro tempi per tre quarti della gara. “E’ stata una gara durissima -  ha commentato subito Rossi - e devo fare i migliori complimenti a Barros: questa è una pista da cuore e lui ce l?ha messa tutta. Sono in questa classe dal 2000 ma non ho mai visto nessuno correre così in 500. La mia moto ha più motore della sua e così, dopo essermi messo sulla sua scia ed avere appreso molto ho sfruttato la potenza. Ma divido la mia vittoria con Alex. Ha dato dieci secondi a quelli dietro con le 4 tempi, gli altri, da noi, hanno preso una vita!
La stoccata di Rossi è rivolta a Checa, Biaggi, Ukawa e Roberts (questo l’ordine d’arrivo al traguardo) che hanno formato il gruppo degli inseguitori. Ukawa, in un avvicendamento con Checa ha perso il controllo ed è uscito di pista, salutando il terzo posto.
E’ stata una gara che, ad eccezione della splendida performance di Barros, ha avuto pochi momenti davvero spettacolari ma che è stata comunque molto emozionante. Merito questa volta degli uomini, dei piloti, piuttosto che delle loro moto.
Come lo sfortunato Loris Capirossi, disarcionato dalla sua Honda 500 in difetto di aderenza, e caduto molto malamente fuoripista. Lo hanno portato via in barella ma poi è tornato ai box sulle sue gambe. Purtroppo ha riportato una frattura scomposta al polso destro che lo terranno fuori gioco per le prossime due gare in Gran Bretagna e Germania.
Deludente invece la prova di Max Biaggi dopo gli ottimi risultati in prova: ci si aspettava molta più battaglia dal romano che invece, a causa di un errore in curva che lo ha portato con le gomme sull’erba, è stato superato anche dal compagno di squadra Carlos Checa (terzo sul podio). Il pilota, che ha ammesso l’errore, non è comunque riuscito a dare spiegazioni convincenti della prestazione incolore se non la scarsa maneggevolezza della Yamaha M1: Questa moto è stabile ma non è molto fluida e con le miriadi di cambi di direzione del tracciato questo limite si sentiva. Nella seconda parte della gara poi non spingeva più bene. Sembra che a fine corsa la M1 si sia messa addirittura a fumare ma il pilota non ha commentato questo aspetto. Di sicuro c’è che Biaggi non riesce a raggiungere - e siamo quasi a metà campionato - il feeling con la sua moto. Voci molto affidabili (il manager di Capirossi Carlo Pernat, in un’intervista televisiva) lo danno in contatto con il team D’Antin che, con la sponsorizzazione di Pramac, potrebbe avere il prossimo anno dalla Honda una delle otto (sei secondo la versione ufficiale) 4T che la Casa giapponese metterebbe a disposizione nel MotoGP.

2004
Non sappiamo se Vale ci credesse ancora, quando al penultimo giro Gibernau ha cominciato a forzare, staccandolo di qualche decimo e negandogli un sorpasso all'ultima variante che probabilmente il campione del mondo stava preparando da mezza gara. Ma ne abbiamo avuto la riprova poco dopo, quando Valentino ha passato Sete di cattiveria chiudendo poi la porta al tentativo di incrocio dello spagnolo, e forzando nella parte di circuito a lui più favorevole quel tanto che è bastato per garantirsi la quarta vittoria - la terza consecutiva - della stagione.
Gibernau ha masticato molto amaro, e l'impressione è che sia convinto di avere subito una scorrettezza. Quel parafango strappato è la prova del contatto fra i due pretendenti al titolo iridato, ma da solo non basta a provare niente. Allo stesso modo, le riprese di quel cambio di direzione al rallentatore ci mostrano un Rossi che deve impostare la curva, dopo aver resistito all'esterno, fuori traiettoria e quindi più lento alla corda : il contatto potrebbe derivare da un semplice incrocio di traiettorie troppo ravvicinato. Francamente non sembra proprio che Rossi ci abbia messo della malizia, e l'impressione di chi scrive è che Gibernau sia semplicemente rimasto ghiacciato dalla resistenza di Rossi al suo cambio di passo. Ma se anche di malizia si fosse trattato, sarebbe un trucco vecchio quanto le corse in moto, che non toglie niente alla bravura - diciamo pure alla grandezza - di un pilota che sta trasformando un campionato da tutti pronosticato in salita in una cavalcata trionfale. Arriveranno anche momenti difficili, ma la situazione attuale ci mostra una Yamaha trasformata in una moto quasi all'altezza della Honda, e un Rossi con tutte le carte in regola per giocarsi il titolo mondiale. Gibernau, al contrario, sembra aver perso molta lucidità, e dovrà tenere i nervi sotto controllo se vuole davvero dimostrare di valere quanto il campione del mondo.


2005
Valentino Rossi su Yamaha ha vinto il Tourist Trophy di Assen classe MotoGp, settima prova del motomondiale. Il centauro di Tavullia ha preceduto Marco Melandri su Honda (+1"583) e lo statunitense Colin Edwards su Yamaha (+7"643) conquistando il 74.mo successo in carriera, il quinto consecutivo dei 6 ottenuti in stagione. Grazie al successo odierno Valentino, oltre a consolidare il primato nella classifica iridata, porta a 5 i suoi trionfi ad Assen - dove oggi si festeggia la 75.ma edizione del Tourist Trophy - dopo quelli del 2004 e del 2002 in MotoGp, del 1998 in 250 e del 1997 in 125. I successi di Rossi nella classe regina, MotoGp e 500, sono ora 48, 20 in meno di Giacomo Agostini e 8 in meno rispetto a Mick Doohan. Lo statunitense Nicky Hayden, dopo un promettente avvio di gara, si è dovuto accontentare della quarta piazza su Honda davanti al deludente compagno di marca spagnolo Sete Gibernau, solo quinto con oltre 14" di distacco da Rossi. Sesto Max Biaggi con la Honda davanti all'altra moto di Tokyo del brasiliano Alex Barros, quindi la Kawasaki del giapponese Shinya Nakano e le Ducati ufficiali dello spagnolo Carlos Checa e Loris Capirossi. Diciottesimo Roberto Rolfo con la Ducati del team satellite D'Antin, ultimo dei 20 piloti in gara Franco Battaini con la Blata Wcm. Dopo Assen la classifica del mondiale parla chiaro: Rossi viaggia verso il suo settimo titolo iridato con 170 punti contro i 107 di Melandri e gli 87 di Biaggi. «Melandri non ha mai mollato ma il mio ultimo giro è stato perfetto».
Valentino Rossi si gode il trionfo nel Gp d'Olanda. Sul tracciato di Assen, il pilota della Yamaha ha centrato la sesta vittoria in sette gare stagionali. Il 'dottore' domina la classifica generale con 63 in più rispetto al più immediato inseguitore. «Sto attraversando un grande momento», dice Rossi ai microfoni di Italia 1. Tutto funziona alla perfezione per il fuoriclasse di Tavullia. «La moto -aggiunge- sta andando molto bene, sono molto contento». La vittoria di oggi, la 74/a della carriera, non è stata agevole. «Ho dovuto faticare fino alla fine perchè Melandri è stato molto bravo. Ho sofferto soprattutto nelle fasi iniziali. Non sono stato aggressivo e mi hanno passato un pò tutti». Come in Catalogna, Rossi è stato protagonista di una rimonta vincente. E come due settimane fa, l'iridato ha chiuso la cavalcata con un ultimo giro record. «Nelle fasi finali pensavo di aver staccato Melandri, ma lui è tornato sotto. Per fortuna il mio ultimo giro è stato perfetto...».

2007
Valentino Rossi, con una moto dedicata all’imminente uscita della nuova Fiat 500, parte dalla retrovie e, sorpasso dopo sorpasso, va a prendere e superare Casey Stoner, capoclassifica della MotoGP. In meno di 3 giri gli rifila quasi 2 secondi e sembra, per una volta, tornato quello dei tempi migliori. Se la situazione dovesse durare, si assisterà a un gran bel campionato!
Al via scatta benissimo Hayden che guadagna subito qualche posizione. Stoner è in testa seguito dalle due Suzuki Rizla e da Melandri. Rossi entra nella prima curva con la calma e l'attenzione di chi sa di avere venti e passa giri davanti per recuperare dall’11° posizione di partenza. Hayden è scatenato ed infila uno ad uno i suoi avversari, seguito a ruota da Pedrosa, fino alla terza posizione. Stoner inizia a prendere margine da Hopkins, Rossi comincia la sua scalata. Melandri, ancora una volta, viene risucchiato nelle posizioni meno nobili. Capirossi "passa" in una inquadratura e se ne perdono le tracce. Rossi spinge come un forsennato e stampa quello che sarà il giro più veloce della gara 1'37.713 oltre a strappare la quarta posizione a al piccolo spagnolo di casa Honda Dani Pedrosa. Dopo un giro Vale supera anche Hayden, portandosi in terza posizione! In un paio di giri azzera il gap da Hopkins e lo sorpassa sfruttando egregiamente la trazione della sua Yamaha in uscita di curva! E' secondo ad un paio di secondi circa da Stoner e continua a tirare come un matto. Hayden e Pedrosa conquistano la terza e quarta posizione ai danni della Suzuki Rizla! Ma la gara e gli occhi degli appassionati ora è tutta per il duo di testa. Valentino macina giri come un pendolino, Stoner non riesce a rispondere ai tempi del pesarese. In una manciata di giri sono lì, stretti nella stessa inquadratura. l'italiano e la sua bella Yamaha abbozzano più di una volta un tentativo di sorpasso ma Stoner tiene, stacca al limite e chiude la porta. Ma Rossi oggi ha qualcosa di più; a nostro avviso la rabbia agonistica di chi si sente criticato e vuole rispondere con i fatti... con la vittoria. A tre giri dalla fine, alla staccata che immette alla chicane Geert Timer il Dottore arriva a cannone ed infila Casey che non ha la forza di rispondergli. Valentino guadagna un secondo e taglia il traguardo per primo, portando un indice davanti al casco come a dire a chi l'ha criticato di fare silenzio; noi ci alziamo in piedi ed applaudiamo per la bellissima vittoria, consigliandogli però di parlare meno nel paddock... perchè da un pilota come lui, ci aspettiamo sempre che faccia parlare solo il suo polso... non la sua bocca!
"E' stata una bellissima gara, tutti hanno lavorato bene - dirà Vale al termine della corsa -  Partivo undicesimo ed ero preoccupato ma sapevo di essere veloce in queste condizioni. Abbiamo migliorato il setting ma all'inizio non sapevo cosa aspettarmi dalla gara. il ritmo era veloce, Casey era davanti ma l'ho raggiunto e poi ho sferrato l'attacco definitivo ed è andata bene. E' una vittoria importantissima! Desidero ringraziare tutti, dal Team ai tifosi."

2009
Il trionfo n. 100 della carriera è arrivato ad Assen, da sempre per tutti il tempio della moto. Per Valentino Rossi una vittoria speciale in un luogo speciale. Non clamorosa come quella di Montmeló di due settimane fa, ma per lui comunque indimenticabile perché in tripla cifra finora ci era andato solo un certo Giacomo Agostini, lassù a quota 122. Adesso a 100 c'è anche Valentino Rossi, oggi autore di una gara alla Michael Schumacher in F.1: partenza a razzo, vantaggio scavato a colpi di giri veloci, gestione della corsa e Jorge Lorenzo secondo, impotente. Terzo Casey Stoner, pure lui staccato e non in grande forma fisica, quarto Colin Edwards, lontanissimo. La dimensione del garone di Valentino oggi, semplicemente imprendibile. Disastro per la Honda Hrc: Daniel Pedrosa e Andrea Dovizioso sono caduti ed entrambi si sono ritirati.
Aveva una grande fretta oggi Valentino. Non c'è stata gara, il campione del mondo aveva appuntamento a dopo il traguardo coi ragazzi del suo fan club con cui aveva preparato la scenetta celebrativa di uno dei momenti più importanti della sua carriera: bandiera col n. 100 e mega striscione srotolato con calma (e in favore di telecamera). Sopra le 99 foto delle sue precedenti vittorie e lo spazio finale per quella di oggi. Il solito spettacolo nello spettacolo"Un traguardo quasi irraggiungibile" gli ha reso onore Jorge Lorenzo alla fine. Lo spagnolo oggi ha provato a stargli dietro poi ha capito che il passo del rivale era di un altro pianeta. Che la scena oggi non sarebbe proprio riuscito a levargliela. Così ha saggiamente difeso 20 punti che gli consentono comunque di restare in scia a Valentino. Ma ora inizia il difficile: perché è dietro e deve ancora dimostrare che il sorpasso preso a Montmeló non ha lasciato scorie nel suo morale, un sospetto tuttora in piedi.
Ecco qui sotto il video della festa di Vale per la vittoria numero 100





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