lunedì 11 luglio 2011

SE LA BRIDGESTONE SI DECIDE A CAMBIARE LE GOMME, TORNEREBBE SUBITO LO SPETTACOLO IN MOTOGP



 Le gomme sono uno degli attuali problemi della MotoGPe lo ha mostrato chiaramente la gara di ieri di Superbike a Brno. Nelle derivate di serie infatti, i pneumatici forniti dalla Pirelli vanno subito in temperatura, ma a un certo punto "finiscono" e si è costretti "a remare"; in questo modo, il pilota è chiamato a metterci del suo e le gare diventano più spettacolari, con frequenti arrivi al fotofinish, merce ormai diventata rarissima nella MotoGP, anche se i distacchi fra piloti spesso sono contenuti.
I pneumatici Bridgestone invece vengono definiti dai piloti problematici da portare alle corrette temperature di esercizio, ciò ha generato, e genera, una serie di cadute dalla dinamica spesso pericolosa. La vittima più illustre è stato Valentino Rossi, che l'anno scorso al Mugello si è procurato uno dei rari infortuni della sua carriera proprio per questo motivo.
Del resto questa gomme di marmo portata dai giapponesi in Motogp è una novità per il motomondiale. Fino a pochi anni fa Rossi spesso faceva la differenza a gomma finita, adesso invece, dopo l'infortunio del Mugello, è sempre legato ed impacciato nelle prime fasi di gara, in attesa, evidentemente, di avere la completa fiducia nel rendimento delle proprie coperture. Poi, però, la rimonta è complessa perché le gomme non finiscono a chi è davanti riesce a girare con lo stesso ritmo dall’inizio alla fine della gara, vedi per esempio Spies ad Assen.
In Formula 1, alla quale la MotoGP si ispira (anche negli aspetti più negativi), sono state date indicazioni precise al fornitore unico (Pirelli): i pneumatici devono durare di meno, in modo che ci siano più cambi gomme. Il fine è quello di rendere le gare più spettacolari…mi chiedo perché non si possa fare lo stesso in MotoGP.
Si potrebbe chiedere alla Bridgestone di fornire coperture meno critiche da portare in temperatura e meno durature. In questo modo si potrebbero rendere innanzitutto le gare più sicure per i piloti e inoltre saranno sicuramente più spettacolari. I piloti non potranno cercare di scappar via dall’inizio ma dovranno avere l’intelligenza tattica di saper gestire le gomme in modo da no arrivare agli ultimi giri con le gomme finite. È decisamente preferibile una gomma che entra subito in temperatura e perde efficacia net finale di gara, che una gomma "di marmo" con cui si fa il record all'ultimo giro, ma nei primi si rischia di volar via ad ogni apertura di gas. 
Pare che i giapponesi comunque, dopo il coro di porteste sollevato da ormai tuti ipiloti del motomondiale, si siano decisi gia da quest'anno a portare una nuova gomme piu morbida. Le piste scelte per la nuova gomma sono Lagua Seca, Brno, Aragon e Motegi..staremo a vedere....



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