martedì 11 dicembre 2012

Valentino Rossi "Stoner non è mai stato abbastanza uomo da accettare la sconfitta di Laguna Seca"

Valentino Rossi si racconta a 360° in un’intervista rilasciata alla rivista “Legends” e pubblicata dalla Dainese. Il pesarese tra le altre cose è anche ritornato sul famosissimo duello del 2008 di Laguna Seca con Casey Stoner affermando che oggi, a distanza di quattro anni, l’australiano è ancora polemico su quel duello per una sola ragione, perchè perse.


"Prima delle gare l’adrenalina sale e questa è una sensazione buona perchè quando poi si parte è come se sei in un’altra dimensione. Sei concentratissimo e pronto a fare quello che devi fare. Tutto ti è chiaro” così inizia l’intervista di Valentino Rossi. Dopo aver parlato delle emozioni che si provano quando si scende in pista, il pesarese è tornato sulla gara di Laguna Seca di 4 anni fa affermando “Stoner iniziò ad odiarmi solo perchè perse quel duello. Anche adesso che sono passati anni lui sembra sempre parlare del passato e soprattutto di quella gara e lo fa solo perchè non è mai stato abbastanza uomo da accettare il risultato e cioè che aveva perso!“. Rossi si riferisce al fatto che Stoner ha sempre accusato la Dorna di non aver sanzionato il pesarese per il sorpasso che gli fece alla curva Cavatappi uscendo con le ruote dal tracciato. Una manovra che Stoner ha sempre ritenuto scorretta, ma che invece è divenuta un vero e proprio spot del motomondiale.

Rossi ha poi parlato della evoluzione della MotoGP: “In questi ultimi anni, questo sport è diventato troppo serio e anche i piloti si sono adeguati. In passato era solo il talento a fare la differenza, però ora tutto il mondo è più serio e più atletico. I piloti perciò fanno la dieta e si allenano tantissimo, non hanno più una vita normale. Io invece credo che sia importante riuscire anche a divertirsi!
L’intervista si è poi conclusa parlando del perchè dopo 9 titoli mondiali e una carriera iniziata nel lontano 1996, Rossi sia ancora in sella “Se sono ancora in pista è per il gusto della vittoria. E’ una sensazione unica. E’ come una droga ed è la ragione principale per cui corro. Disgraziatamente il piacere della vittoria è una cosa che subito svanisce, dura solo 3-4 ore, ma poi il giorno seguente devi ritornare a battere tutti per provare ancora quel piacere”

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